un secolo fa, quando non esistevano queste cinesate ricercabili sul web, presi un fusibile, lo bruciai apposta, ci scavai con il saldatore il retro, gli saldai alla bella meglio due fili e poi rifeci tutto quello che volevo, ovviamente reinserendo un fusibile. Ovviamente la cosa non si può fare se si tratta di tanti correnti perchè è una mezza porcata e c'e' il rischio che il calore del passaggio di corrente fonda lo stagno.
Devo ancora riuscire a capire il perchè di questa scelta.
Questa scelta cosa? Che non ce l'hanno o che ce l'hanno? Comunque parlando con R&S Tazzari mi avevano detto già 3 o 4 anni fa che le stravano reintroducendo (le 12V). Il motivo è ovvio: da fuori sembra una complicazione inutile che si può risolvere con un DC-DC inverter come hanno fatto loro, ma nella realtà crea così tanti casini questa soluzione che si fa prima a mettere una 12v con suo caricatore e ciao (anche perchè la soluzione DC-DC devi inventartela te, mentre la 12v esiste di tutte le marche/forme e modelli). Già dalla EM1 dunque avevano la batteria 12v (davanti nel bagaglio nell'angolo a destra, lato passeggero) e presumo anche tutta la nuova gamma dal 2017.
se entra acqua perchè giriate in mezzo metro di acqua parliamo di niente.. vi serve un anfibio!
In effetti attenzione: le batterie sono direttamente a contatto con l'esterno, cioè non c'e' tenuta stagna. Ad ogni modo io pure pensavo di non avere questo problema (non guadavo fiumi) ma dopo qualche tempo di piogge comunque i tappetini erano perennemente umidi, anche perchè se è vero che l'acqua ci entra a fatica, è ancora più difficile che si asciughino visto che per definizione l'abitacolo è chiuso, non circola aria, ed oltretutto in quel punto non ci batte il sole.
Quando passai in Tazzari gli chiesi dello scopo e loro negarono la presenza di fori e la cosa mi stupì, ma avendola presa usata pensai che li avesse fatti il precedente padrone.
Poi parlando con voi scoprii appunto che le anno tutti e tutt'ora mi chiedo a cosa servano.
Comunque decisi di otturarli: come detto non è molto difficile: io lo feci da dentro rimuovendo tutto (si devono rompere i bottoni in plastica ovviamente) usando della semplice colla a caldo. Poi approfittai per stenderci un costosissimo prodotto russo fonoassorbente ed alla fine quando tutto fu asciutto rimisi i tappetini con dei biadesivo (uno dei due lati del russo era già adesivo). Da allora non ebbi più problemi.
Tuttavia un mio amico meccanico/carrozziere per tutta la vita mi mise la pulce nell'orecchio dicendomi che se la casa madre quei fori li aveva fatti, avevano uno scopo e chiuderli costituisce un problema. Mi fece l'esempio delle portiere (di tutte le auto, tazzari incluse) che effettivamente in basso hanno buchi di scolo. Boh, mi ha sempre fatto pensare, quella cosa...
Ma si, dai, siamo un piccolo mondo alla fine e se riusciamo a produrre mezzi ecologici a meno (inteso spendendo meno risorse e fatica umana) è tutto un risparmio per tutti. Certo l'orgoglio e la manifattura italiana sono sempre nel cuore, ma insomma purtroppo non ci assiste la politica e burocrazia (italiana) ed allora anche se doloroso è meglio che la produzione vada fuori, piuttosto che arrabattarsi in casa fra 1000 adempienze burocratiche. Poi mai dire mai, chissà magari fra 10 anni come è uscita dall'Italia, magari la produzione potrà anche rientrarci. E poi alla fine è anche bello esportare il lavoro duro e grezzo ma mantenere l'ingegno qua.
Inoltre (come scrive Erik nella sua pagina NEWS) questa scelta da nuovo respiro a progetti come opensky o superzero, ancora più FUN!
Infine (come già è stato detto) alla fine chi se ne frega se la colla aerospaziale viene applicata ad Imola od in Germania: la ricchezza del marchio è avere a disposizione sempre i progettisti e non ultimo il fondatore (che risponde persino su questo forum!) per assistenze od idee strambe che ci possano venire in mente! Se per avere ciò si sposta il lavoro della catena di montaggio noioso e ripetitivo, ben venga! Più tempo per noi.
Si, sono cinesi. Ho visto in vita mia solo una BYD S6 che è oltretutto una superammiraglia e vi assicuro che era fatta veramente male. per dare l'idea lo sportellino della ricarica era tenuto da una sola cerniera che ondulava di già. Chissà le parti che non si vedono. Per il resto i cinesi sono giganteschi in tutto, anche nelle auto auto elettriche. Per darvi l'idea hanno circa 70 produttori di auto elettriche. Ripeto perchè forse non si è capito: settanta produttori. Non settanta modelli: settanta produttori. Di sole auto elettriche: https://wattev2buy.com/list-chinese-electr...-ev-car-brands/
A me lo consigliarono (in Tazzari stessa) quando comprai la mia e devo dire che vale ogni singolo centesimo. Veramente eccezionale, spesa assolutamente da fare!
Non entro nel merito del CDS, ma pure io non mi sarei addentrato in autostrada senza plancia anzi non avrei usato proprio l'auto senza plancia, ma se sono mesi che è così e ne hai bisogno l'avrei fatto pure io. Ma non riesci neppure a stimare i km? Perchè senza plancia io non ne farei più di 50 (a stima) proprio per non rischiare.
Altra questione.... gancio traino? L'hai messo tu? Le tazzari non ce l'hanno o mi sono perso qualcosa?
E la FORZATURA di batterie cosa sarebbe? C'e' una sequenza nascosta per attivare questa funzione?
PS: a me pare che (scuola guida 1988) il traino sia vietato in autostrada... persino dall'ACI, figuriamoci da privati... Comunque l'avrei fatto pure io (il traino) come un paio di volte sono andato in autostrada (ovviamente per brevi tratti, dove "brevi" alla fine sono 20km...) ed una decina di volte in tangenziale (a volte proprio non puoi farne a meno...).
La mancanza dell'orologio si sente, l'ho detto sempre al team R&S di Tazzari. Io aggiunsi una porcata così, rifacendo il tunnel centrale (nella classica) qua in versione compensato ma con l'intenzione di rifarlo poi bene sagomato in vetroresina o stampa 3d:
Ma per regolare la corrente assorbita dalle auto a valori cosi bassi come si fa? Un conoscente che ha la Smart elettrica mi aveva convinto che servivano molti più KW che 1.2.
Poche auto permettono di regolare la carica. Le Tesla, le BMW i3 e le Smart con caricatore 22kW lo fanno, non mi pare nessun'altra (da verificare Kona e iPace). Secondo me sarà sempre più difficile che permetteranno questa regolazione perchè c'e' qualcuno che ne abusa per stare alle colonnine una vita approfittando dei parcheggi gratuiti, quindi si sposta la regolazione fuori dall'auto tramite le wallbox: così facendo ci guadagna anche il costruttore (meno complessità sull'auto) e si fa amici i venditori di wallbox (richiesta per regolazioni) nonchè i governi (le wallbox sono più facilmente controllabili). A titolo di completamento segnalo che per la stessa filosofia (liberare la colonnina al più presto) nessuna auto può regolare la velocità di carica in DC (neppure le Tesla).
Per le Smart (qualsiasi versione) bastano i 1.2kW detti. Come detto i 6A sono lo standard a cui si devono assecondare tutti. Poi la smart può caricare di più, come tutte, ma bastano i 1.2kW. Nello specifico la smart vecchia caricava FINO a 3.4kW (16 ampere); la nuova versione base carica a 3.4kW ma è un blocco software che può essere rimosso anche dopo l'acquisto paganto per portarla a piena potenza di 4.6kW (20 ampere) (si, che strano valore... chissà come gli è uscito!) oppure (sia la vecchia che la nuova) comprandola con il caricatore da 22kW (questo non è retrofittabile, cambiando tutto, infatti è pure trifase: 3 fasi da 32 ampere alias 7kW per fase).
Solo Tesla Purtroppo il modo3 che usano oramai tutti i mezzi per caricare prevede che lo standard minimo di ricarica sia 6 ampere su 220v, che vuol dire 1.2kW. Attenzione: lo standard dice che l'auto deve sempre poter caricare ad 1.2kW, ma non vieta che tu possa farlo a meno. Appunto infatti le tesla possono caricare da 5 ampere in SU (1.1kW).
Non mi risulta ci siano altre auto che caricano sotto i 6 ampere. Per i quadricicli e le moto non sono informato, ma è invece probabile il contrario, ovvero che carichino da 4 ampere in su, ma è solo una supposizione.
Sul sito di ENEL X non si dice praticamente nulla e quello di ENEL DRIVE non dice nulla sulla fine prossima del servizio, come se continuasse in eterno senza cambiamenti.
La comunicazione è arrivata via email e via raccomandata come prevede la legge: non vogliono chiaramente rendere la cosa tracciabile e pubblica. E poi semmai andrebbe scritta sul sito eneldrive, quello si chiaramente abbandonato da sempre.
Comunque le tessere oramai dovrebbero aver ripreso, come spedizioni.
